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Ho mantenuto le notazioni esplicative delle lettere originali,
credo aggiunte dal colonnello Efisio Simbula , consegnate dattiloscritte a mia
nonna, la marchesa Immacolata Doyno in Spolidoro, dopo la sua proposta di assegnazione
della medaglia d'oro a Rurik (conservo anche gli originali di mio zio, scritti
su brandelli di carta di vario genere e di varia provenienza).
Le mie note ed i miei commenti sono invece in color mattone ed in carattere
ridotto al fine di distinguerli dagli originali. Alcune delle indicazioni sono
presenti solo nella prima lettera, nelle successive saranno evitati.
LETTERE DALLA PRIGIONIA
(materiale originale)
29/12/44 (BOLZANO).Mamma adorata, oggi 29
dicembre, troppo tardi perchè il mio augurio di un anno felice per tutti
vi giunga in tempo per il primo del '45. Ma sempre in tempo per spiegare la
sua efficacia. Quest'anno, un giorno qualunque, saremo certo tutti riuniti e
quel giorno sarà la festa della nostra famiglia, il nostro Natale, la
nostra Pasqua, il primo giorno di un anno che conteremo per conto nostro. Il
24 e il 25 dicembre sono state giornate come tutte le altre: qualche folata
di ricordi, folate sciroccose e tiepide, altre piuttosto gelide come la tramontana,
ma serenanti come la medesima. La salute è buona, davvero non mi posso
lamentare. Ed ora poi che di tanto in tanto ricevo vostre notizie, non sono
turbato nemmeno dalle fuggevoli melanconie di quando ero ancora in attesa. Il
morale è alto come sempre. Non abbiate preoccupazioni per me, perchè
sapete che sono di buona lega. Dolce Mammina ho un acuto desiderio di riabbracciarti
e di riabbracciare Flora e Roberto, di rivedervi tutti e di parlare a lungo
con voi. Dirò a Roberto allora di fare il giochetto di prestigio di farmi
scomparire da questi ultimi anni le cose dolorose e tristi, lasciando solo le
liete: Basterà che egli dica "apù" come prima, perchè
riesca l'incantamento. La notizia del fidanzamento di genie con Kemar mi ha
un poco commosso: deve essere stato buffo a vedermi, con quella faccia da lupo
di mare, strizzare gli occhi umidi di gioia. Perchè è andata così.
Mi ha sorpreso per un attimo l'ansia struggente di quella giornata perduta,
di quell'abbraccio con cui avrei stretto ad un tempo Genie e Kemar, nonostante
le rispettabili dimensioni. Dite a Piera Massari che Mario è con me e
sta bene come le ha scritto. Dite che anch'io la saluto cordialmente. Salutate
molto caramente il signor Juan, Elsie e il matricolino. Quando scrivete a Elmyr
senza dirgli nulla, abbracciatelo forte per me. Abbraciate Livia per conto mio.
Molti teneri baci a te Mammola e Roberto e un forte abbraccio a Flora, Yorick,
Kemar, Nadir, Stelio e Genie.
Rurik
quattordicesima lettera..............................................sedicesima
lettera
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