LA MIA SIGNORA MADRE....
Sono passato da casa mia (che non è più mia da
più di quarant'anni, cioè da quando me ne sono andato per sposare
"quella signorina") per portare delle medicine alla Vecchia Fattucchiera.
Mia Madre ha ormai ottantasette anni, ne ha passate di tutti i colori, ha lavorato
(ed ancora lavora) da quando era bambina e facendo un mestiere (il chirurgo)
che spesso è duro anche per un grosso e pazzo chirurgo toracico.
Ha superato un paio di cancri sparsi, fratture varie, l'esercito nazista, due
figli normali ed uno "strano" (io), oltre ai decessi di amatissimi
familiari e di un marito (mio padre) che, a suo tempo, l'ha psicologicamente
disgregata per molti mesi (e solo in parte per la perdita, ma soprattutto, follemente,
per non averlo salvato, operandolo con un coltello da cucina, quando gli si
è improvvisamente "dissecato" (*) l'enorme aneurisma addominale
che aveva in progetto di farsi operare il giorno seguente).
Insomma, è una donna notevole, ma da un po' di tempo soffre di ipertensione
e, come quasi tutti i medici, si ricorda di curarsi solo quando sta male. Così
l'obbligo di prendere le pastigliette antiipertensive Le risulta incomprensibile
e non solo non le prende, ma non le compra nemmeno (con la scusa che costano
troppo).
Così abbiamo deciso di comprarle noi e di controllare, con il paziente aiuto di mio nipote Thomas (il famoso fancazzista, che vive con Lei e che per sua nonna farebbe qualsiasi cosa), che tutte le sante mattine la Disgraziata Soggetta assuma le sue medicine.
E' per questo che sono passato da casa mia e la Mostra Anziana
(se sapesse che Le do dell'anziana mi scuoierebbe vivo, la Mostra passi...)
ha potuto rilevare le mie pessime condizioni di persona: "Sei pallido
come un cadavere! hai le occhiaie! sei quasi incanutito! che schifo quegli eczemi!
hai troppi baffi e quelle basette sono da ufficiale austriaco. Non sei mica
passato al nemico?"
Io, dopo averLe precisato che è dal '15/'18 che siamo in pace con gli
austriaci, ho lasciato perdere limitandomi a darLe le medicine ed a farLe ripetere
cinquanta volte "devo prendere le medicine tutte le mattine"; quindi
me ne sono andato a casa (questa volta la mia) convinto di avere fatto il mio
"compitino".
Di conseguenza oggi ho ricevuto, nell'ordine, un filetto "intero"
di chilogrammi quindici (probabilmente frutto di un bue di mezza tonnellata),
un pesce (credo un orata mutante) di chilogrammi otto, venti chili di frutta
assortita e dieci chili di verdure varie (alcune per me assolutamente sconosciute),
il tutto mandato da mia madre.
Quando Le ho telefonato, per chiedere spiegazioni, la Vecchia
Fattucchiera ha tagliato corto: "Sei denutrito e malatissimo. Quella Signora
(sarebbe la Strega) non ti da abbastanza da mangiare, quindi non rompere e mangia
tutto. E dì all'Antonia (sempre la Strega) di chiamarmi che così
le dico cosa deve darti."
Ora, a parte che in casa mia cucino solo io, che ho quasi sessant'anni e da
quaranta mi mantengo, che la Strega si preoccupa anche troppo della mia salute
e che dovrei essere io a comprare le cose a mia Madre e non Lei a me, devo confessare
che non me la sono sentita di fare discussioni con la Fattucchiera.
Quindi, dopo essermi consultato con la Strega, l'Orso e l'Anaconda, abbiamo
vilmente deciso di assecondarLa.
Ogni giorno la Strega riceve le sue istruzioni telefoniche, che regolarmente
ignora, mentre l'Anaconda e L'Orso, alla sera, tranquillizzano la loro Nonna
su cosa e quanto io ho mangiato (ricorrendo ad amici chef per inventare sempre
nuove ricette) ed io...io, quando vado a trovare mia Madre, passo prima dalla
parrucchiera della Strega, che mi trucca abilmente da persona sana, in maniera
da ingannare il Suo abile occhio clinico.
Mi vergogno un po' a girare con il "fard" ma, in fondo, si tratta
solo di poche ore la settimana e poi, per strada, mi guardano tutti con molto
interesse (uomini e donne!).
Genova, giugno 2003
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