LA STAGIONE Tra qualche giorno inzia la stagione! A mezzogiorno il Disgraziato smette e sparisce (levandomi il
divertimento osservazionale, anche se immagino che anche i bagnini mangino). In un attimo scendo le scalette di cemento che separano la
mia fila di supercabine dalla piscina e sono in sella al Mostro. Quando Attilio ritorna, alle quindici, sembra non capire. Il
fondo della piscina è uno specchio. Ci mancava solo che ci dessi la cera. Le macchine hanno un fascino strano, buffo e misterioso.
la stagione dei bagni, del sole e dell'estate...ed anche se, in fondo, ho la
straordinaria fortuna di poterci andare tutto l'anno (al mare, intendo) la "stagione"
è un po' diversa.
Comunque sono nella mia cabina invernale (in cemento, completa di doccia calda,
lavabo, terrazzino, solario, ombrelloni, sdraie [o sdraio? a me viene meglio
la "e" finale, forse perchè la parola originale per il singolare
so per certo essere "sdraia"], tendine, etc.etc.. Una roba che persino
in una città come Genova costa come un appartamento) quando Attilio (uno
dei bagnini fissi. E lo chiamo solo bagnino e non "bagnino di salvataggio"
perchè se si gettasse tra i marosi per salvar qualcuno mi toccherebbe,
persino adesso che sono fottuto, gettarmi a prender freddo per tirarli a riva
tutti e due) inizia a fare pulizia di una delle tre piscine (lo stabilimento
è uno dei più grandi d'Europa).
I distinto Personaggio cannottierato ha una macchina meravigliosa che sembra
un miscuglio tra battitappeto, levigatrice orbitale, aspirapolvere e miniscooter.
Lavora con metodo e fredda calma e ad un osservatore attento (sarei io) appare
subito evidente che la Macchina possiede anche due piccole pompe che spruzzano
un sottile getto d'acqua sopra e sotto gli spazzoloni della meraviglia tecnologica.
Io tanto bene non mi sento, dato che ho fatto la consueta chemio mattiniera
(mg 10 di leukeran per dieci giorni costituisce la mia parte di terapia casalinga
e non è proprio il massimo) ma riesco a resistere solo per poco.
In cinque minuti ho messo in moto e sono padrone assoluto del mezzo meccanico/idraulico.
Il sole picchia in testa come in agosto, ma il limpido velo d'acqua creato dalle
pompe forma un alone di vapore fresco che ti fa star bene lo stesso.
Poi si guarda intorno, mi vede sul balcone della mia cabina e comincia a cristare:
"porca di quella miseria, Marco! e adesso cazzo faccio per il resto del
tempo?".
Poi si mette a ridere e mi domanda beffardamente se voglio pulire anche le altre
due piscine. Naturalmente mi defilo perchè una cosa è fregare
una macchina a qualcuno per giocarci ed un'altra cosa è lavorare.
E, perbacco! non mi sento più in pezzi.
Se non sei obbligato ad usarle, magari, sono anche terapeutiche.
Genova, maggio 2004
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