LA FIERA DI SAN PIETRO La strega pratica misteriosi rituali dallo scopo pressoché
inconoscibile. Quella di San Pietro, completata da un finale di terrorizzanti
fuochi d'artificio, è la più importante. Nei primi cinquecento metri di banchetti (la faccenda occupa
alcuni chilometri) la Strega ha comprato: mutande, reggiseni, pantofole (tutta
roba che si trova a meno nell'oviesse sotto casa), sandali (che nemmeno l'oviesse
avrebbe il fegato di esporre sui suoi banchi), creme solari clonate, profumi
fasulli, candele mangia fumo (ne abbiamo due cassetti pieni. Mai usate!), magliette
varie che hanno la caratteristica di poter essere indossate, una volta lavate,
solo da una Barby con un giro seno di cm.12 (e la Stregaccia ha ancora misure
da fischio: 90-60-90). Dopo un'ora ero disperato. Dopo due, maledettamente geloso.
Stanco no! stranamente non ero stanco?! La gelosia era la cosa che mi preoccupava di più, perchè
io non sono mai stato invidioso di alcuno (almeno credo?!). E' vero che, se ho bisogno di soldi, basta che li chieda, ma
sono sempre stato un po' timido e mi secca domandare dei soldi per comprare
qualche cacciavite o un libro. Nella nostra dimora, oramai stravolto, mi sono reso conto di
quanto io sia scemo: Mah!?
Genova, luglio 2004
La fiera è uno di questi!
ogni anno a Genova, come in tutte le altre metropoli (scherzo naturalmente.
Genova non è una metropoli; al massimo una repubblica marinara), si tengono
banchetti, fiere, mercatini con cadenza giornaliera, settimanale, mensile, etc.etc.,
ma ci sono un paio di fiere speciali che spiccano su tutte le altre.
Si svolge nel quartiere della "Foce", dove ho ancora la mia casa di
famiglia, (nella quale vive la Vecchia Fattucchiera, mia madre), la quale casa
permetteva a noi ragazzi, confortati dall'esempio del Professore, interessanti
lanci di uova andatelle sui rumorosi frequentatori della precitata fiera (la
cosa si svolgeva solo nelle ore serali e bisognava stare ben attenti a non colpire
alcuno. Gli schizzi dovevano agire di sguincio).
Quest'anno la Strega, considerando che la fiera si tiene sabato e domenica,
e che io avrei subito l'infusione monoclonale il venerdì precedente,
è stata particolarmente tenera, insistendo sulla necessità che
(premesso che non era in dubbio il fatto che l'accompagnassi in quella bolgia
mefitica ed infernale) avrei dovuto comunicarLe subito se ero stanco o stavo
male, in maniera da potermi riportare a casa subito (malgrado io, in tutta la
mia esistenza adolescenziale ed adulta non sia mai stato riportato a casa da
alcuno).
Allora: venerdì mattina chemio, come al solito spinta a manetta per levarmela
dalle balle. Sabato mare, completo di sole, bagni vari e partitella a calcetto-
stop- ore 16, 30, ridotto ad uno strofinaccio strizzato, ritorno a casa, spuntino
e via! in vespa alla fiera con la diabolica Arpia.
Nel corso di tutti questi disgraziati anni, prudentemente, mi sono liberato
di tutti i miei beni, intestandoli alla mia Mostra Prediletta ed alle due Draculette
che affermano di essere la mia prole, col risultato che i "frutti"
dei vari beni vanno a finire nelle loro capienti tasche, mentre il disgraziato
sottoscritto tira avanti, e fa funzionare la casa, solo con la maledetta pensione
di inabilità (mi hanno dichiarato "inabile totale", "invalido
totale". Incapace totale no! forse perchè non ce n'era bisogno.
E volevano darmi anche l'accompagnatore, del quale non saprei veramente cosa
fare, anzi, magari dovrei anche accompagnarlo in giro).
Ero geloso della Strega, che comprava tutto quello che voleva, mentre io non
potevo permettermelo.
Per fortuna, quasi alla fine della mostruosa scarpinata, la Strega si è
resa conto del mio malessere e, con un lampo di genio, accorgendosi che io osservavo
alcune vantaggiose lampadine a lunga durata (per tre euro l'una. Durata, temo,
tre/quattro ore massimo) mi ha regalato numero tre lampadine di foggie varie
(le ha scelte Lei, svariando dalla spirale, alla quadrata ed alla tonda) e si
è fatta portare a casa.
sono un malato grave; continuo a farmi un culo così; sono poverissimo,
e riesco persino ad essere contento per tre cazzo di lampadine!
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