IL TIRO ALL'AQUILA Dopo due mesi di stronzissima attesa (le medicine non arrivavano,
non erano nel prontuario ospedaliero, erano in consiglio d'amministrazione,
avevano un impegno a Nizza, dovevano andare al cinema...) ho finalmente (scherzo!)
iniziato il nuovo cazzo di ciclo.
Otto/dieci bucherelli una volta al mese, e per sei mesi, tanto
per cominciare. E con un cuore che, negli intervalli, sembra dare di matto. Ho il terrore che mi costringeranno a smettere di fumare ma,
chissà, magari starò meglio... E vabbé! ci vuole pazienza...ma quello che veramente
mi fa incazzare è la stronzissima abitudine di tutti quelli che incontro
di apostrofarmi con un:" Marco! come va?" e, senza interrompersi un
secondo (giusto il tempo che mi servirebbe per lamentarmi) "hai un aspetto
splendido! stai benissimo!". Speriamo di sopravvivere, tanto per romperVi i coglioni ancora
un po', a Voi, alla Strega ed ai due Mostretti.
Domani mattina, infatti, sono dal cardiologo per pregarlo di mettermi almeno
nelle condizioni di respirare, considerando che dopodomani inizio il secondo
ciclo.
Intanto la Strega mi porta al mare, fidando nella follia della mia strana struttura
biologica.
Ecco! a quel punto ucciderei volentieri il/la mio/a disgraziato/a interlocutore/trice,
se non avessi stupidissime remore letterarie (dubito mi lascerebbero portare
in galera i miei libri e la televisione è quasi sempre una menata).
Genova, aprile 2005
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