UN TENTATO OMICIDIO...

Questi bastardi di medici (in senso buono) le cercano tutte per farmi secco.
L'ultima è quella della TAC (tomografia assssssiale computerizzata).
Finita la chemio (con straordinaria e magica sparizione delle masse linfomatose esocraniche ed intraorbitali) mi prescrivono esami vari e TAC.
Gli esami (sangue e pipì [il termine "urina" mi ha rotto i coglioni]) sono moderatamente normali (cioé: a cazzo! ma, per uno come me, normalissimi).
la TAC....beh! la Tac la vado a fare in un posto nuovo, vicinissimo a casa e perfettamente attrezzato. Peccato che, per la tac a contrasto, mi buchino così drammaticamente, probabilmente con un ago da mm.200, da rendermi una mano (oramai le vene le prendono solo lì) inutilizzabile per tre giorni.
Giusto il tempo per ritirare il referto.
Al solito io passo un giorno prima, tanto per affrettare le cose e visto che passavo da quelle parti). Prendo regolarmente il mio numerino (0078) e mi siedo in un posto comodo (sala accettazione, dove non c'è un cazzo di nessuno e posso dormicchiare). Dopo qualche minuto una gentile signorina, vestita da hostes, mi dice:

"Lei cosa deve fare? venga subito al banco..."
"Scusi" le rispondo "ma io devo solo ritirare un referto".
"Allora non può stare qui! questa è l'ACCETTAZIONE. Vada con gli altri nella saletta d'attesa dei referti...Oltretutto qui non vede nemmeno il segnale numerico."
"io sono il numero 78 e sta passando il numero 33 - cerco di spiegare - per fare i numeri da 26 a 33 sono trascorsi minuti quattordici e secondi 17. Dovrei passare tra un'ora e non vedo perchè andare a stare nel casino mentre qui, in Accettazione, è tutto vuoto?"
"Se non si sposta ora l'accetto io" risponde la brillante amministrativa, estraendo da sotto il bancone un eccellente piè di porco.
Evito di mandarla a cagare o di proporle di partecipare alla mia prossima rapina e me ne vado a casa.
Ritorno il giorno dopo.
Un'altra maleducatissima amministrativa mi consegna , senza attese e senza rotture, il mio referto in tre secondi netti.
Me lo prendo, me lo leggo e mi sento soddisfatto: non si vede un cazzo...ma,....ma c'è un ma!
Il brillante Refertatore, illustre Professore, dopo aver accuratamente rilevato l'assenza di patologia linfomatosa, aggiunge una righetta: =Si rileva un'apposizione trombotica all'origine dell'arteria brachiocefalica.=

Ora..., io non sono medico, ma mio Padre, il Vecchio Professore, usava costringerci ad ascoltare le sue lezioni (per controllarne l'effetto, prima di tenerle ai suoi studenti). Era un anatomico ed un istologo ed io so perfettamente dove finisce (anzi, dove va a parare) la brachiocefalica: parte dal cuore e si biforca in coronaria e succlavia. E la prima è quella che porta sangue al cervello (la capoccia, insomma). Se parte un trombo e prende la coronaria è facile che io ci resti secco.

Così arrivo a casa seccatissimo.
Ci penso e ci ripenso e telefono al Prof. Refertista.
Il Gentilissimo e Disgraziato Docente pare conoscermi da una vita (io invece ho un vuoto mentale pazzesco e non mi ricordo chi diavolo sia, ma fingo splendidamente) e mi apostrofa immediatamente:
"Marco, te ne sei andato subito, se no venivo a salutarti ed a consegnarti il referto. Quando ho visto che eri Tu, l'ho fatto subito (cazzo! penso, ho perso una settimana)."
Passando al "tu" familiare, rispondo:
"Grazie Giovanni. Sono contento del risultato, solo...beh! quell'apposizione trombo..."
Mi interrompe
"No, no. ce l'ho messo solo perchè, sai, se lo vede un collega...sai come sono i colleghi? magari dice - ma guarda questo che non ha notato l'ispessimento- Stai tranquillo! è solo un lieve ispessimento. Niente di cui preoccuparsi! roba normalissima per uno che fuma, mangia quello che vuole, stravizia come un matto (maddove???) ed ha subito un fottìo di chemio".

MAVAFFANCULO!
Non gliel'ho detto , ma sono stato tentato.
Intanto sono decenni che mi limito a fumare,...e delle chemio non sono responsabile e poi, cazzo! ma non poteva scrivere "lieve ispessimento", invece di mettere quel "trombotica", che fa venire il latte alle ginocchia.

Lo saluto, comunque, e lo ringrazio con garbo...e telefono al mio cardiologo, che si guarda la tac (la fa vedere anche ai suoi tacchisti ed ai suoi vascolari) e mi conferma di andare tranquillo.
Ma, porca di una eva (con tutto il rispetto per le piacevolezze della mia lontana virilità) ! non potevano, quei tacchisti malefici, darmi la buona notizia e finirla lì?

Genova, agosto 2005

 




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