CHIRURGIA FOLLE... Oggi, svegliato proditoriamente da una ex-cliente (non svolgo
attività professionale da anni), prendo coscienza di essere incinto. Al momento giusto mi ricordo di non avere il fegato. La Vecchia Stregaccia convince l'anziana paziente a stendersi
sul lettino operatorio e, una volta che provvedo momento per momento a passarLe
gli strumenti e le attrezzature, con vergognosa abilità asporta, in timed-chirurgia,
due neoformazioni benigne dal naso della poveraccia. La Malefica Individua contratta come un mercante levantino
con i clienti, incassa il dovuto e li spedisce a casa, non prima di aver imposto
una visita di controllo tra due settimane. Ed io, fesso, resto lì come un coglione, con quei cazzi
di euro 100 in mano.
Questa non la devo proprio raccontare.
Genova,
24 agosto 2005
Non per la pancetta, oramai vergognosa, ma per le "voglie".
Un insano desiderio di fegato alla veneta, alle ore 08,00 della mattina, deve
pur essere sintomatica di qualche disturbo (e perchè non una gravidanza?).
Comunque mi alzo, mi caffeinizzo (drogato con le dieci pastiglie di schifezze
varie dell'alba) e piazzo una padella sul fornello (scordandomi, per fortuna,
di aprire il gas centrale), con cipolla fine fine e foglioline di prezzemolo.
Via! al mercato di corsa (sotto casa).
Compro il cazzo di fegato (anche lui tagliato fine fine) e vengo colpito dal
cellulare. Mio nipote Thomas mi informa di aver accompagnato la Nonna (mia madre,
la Vecchia Fattucchiera) in studio "perchè Ella ha una cliente".
Trascurando il fatto che mia Mamma ha novant'anni, non ci sente un cazzo ed
ha una pressione "media" pari a 180 mm Hg (fate Voi il conto della
sistolica e della diastolica), evito di indagare su quale cliente pazza possa
rivolgersi ancora a Lei (però i vecchi clienti sono così: si affezionano)
e corro a cercarLa.
La Vecchia è stata abbandonata in Piazza della Vittoria, mentre lo studio
è in Via Venti. Così passo dalla portiera dell'ambulatorio, che
afferma di non averLa vista. Corro al mercato orientale, dove giurano e spergiurano
di non averLa incontrata. Ritorno in Piazza della Vittoria, dove gentili tassisti
(gli ometti, come li chiama Lei) mi dichiarano che la Disgraziata si è
diretta baldanzosamente verso lo studio. Così torno in Via Venti, nello
studio, dove finalmente la trovo insieme a tre sventurati (coppia anziana +
figlia giovane). I presenti (Vecchia Fattucchiera, coppia anziana e figlia giovane)
sono paralizzati dall'oscurità, perchè nessuno è in grado
di accendere i vari contatori e, essendo mia madre sorda come una campana, al
buio non sono in grado di comunicare.
Accendo tutto: luci, macchinari, timed, alogene varie e lenti operatorie.
La costringo a riesaminare più volte il campo operatorio, per essere
certo che non Le sia sfuggito alcunché, ma la Fattucchiera ha fatto effettivamente
un buon lavoro. Le domando, al posto della paziente, se siano necessarie medicazioni,
ma la Mostra Anziana mi rimbecca con disprezzo:
"niente porcate! aria, sole, pioggia (?) e vento (?) ed il fisico si ripara
da solo. Com'è che non ti fidi di te stesso, Marco?"
Cazzo?
Ho un linfoma da sedici anni e sarei bello che morto se, fidandomi solo del
mio fattore di guarigione, non mi fossi curato,
La svesto (del camice e dei guanti), La rivesto, chiudo tutto e La riporto in
Piazza della Vittoria dove l'ancor più disgraziato Thomas (con il culo
che si fa con la vecchia, "fancazzista" non lo posso più chiamare)
La verrà a prendere.
Mentre aspettiamo al sole (la Vecchia si è agilmente seduta sul cofano
di un taxi (con annesso tassista che tace spaventato) vengo inondato di domande
sulla Strega, sull'Orso e sull'Anaconda, con interessanti digressioni sul tempo
che mi resta da vivere e sul come ho provveduto al Loro futuro.
Basta!
Arriva Thomas e la carico sull'auto.
Prima di chiudere la portiera l'Anziana Signora che mi rese secondogenito mi
mette in mano euro 100.
"Ottima assistenza - mi dice - saresti stato un buon medico. Peccato che
saresti anche morto di fame, perchè non sei in grado di farti pagare.
Per te i pazienti non sono clienti ma persone. E questo è un grosso problema."
Sbatte la portiera ed i due pazzi (Nonna e Nipote) partono per la tangente.
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