Sono effettivamente troppi gli anni trascorsi dalla scoperta del Linfoma.
E sono troppe le occasioni in cui me la sono vista parecchio brutta.
Non so se sono sempre la stessa persona.
Non credo proprio.

Continuo a non aver paura (non so bene cosa sia e non l'ho mai saputo), ma il dolore fisico, che una volta era quasi una sfida, mi irrita di più e non mi è facile tollerare la debolezza del mio corpo (e della mia mente).
Però, in compenso, sono sempre lo stesso stronzo!
Ecco! quello che osservo è che la malattia cambia chi ti sta vicino.
I ragazzi, l'Orso e l'Anaconda, vivono con freddo spavento i miei esami e le mie avventure. Cercano di proteggermi e di risparmiarmi, contro la mia stessa volontà, come se fossi diventato una roba che si consuma, magari da conservare in una teca.
Mi toccano e mi abbracciano a casaccio, come se desiderassero essere sicuri della mia realtà...o se volessero trattenermi.
Ed io, anche se odio essere toccato, non riesco a dir Loro nulla, salvo che li amo.
Mah!?
La Strega comincia a piangere giorni prima degli "esami". Un pianto strano,...silenzioso, mentre fa dell'altro.
E pensare che è dura come l'acciaio temprato!
Mi tormenta con un fottìo di "come stai?", "come ti senti?", "non mi lascerai mai?", "PROMETTIMELO!".
Io non so bene che cazzo dire.
Un po' non capisco ed un po' mi viene un'angoscia terribile pensando a come diavolo ho fatto a ridurla così.
A volte mi tratta come fossi il suo cagnolino. Mi prende una mano e non la lascia più. Mi liscia il pelo (sarebbero quei quattro capelli che mi restano), mi carezza mentre leggo il giornale, mi fa i grattini di qua e di là.
Una roba che mi vien voglia di abbaiare.

Eppure con Loro non mi lamento mai.
Cerco di prendere tutto sotto gamba, di non dare peso ai dubbi ed alle preoccupazioni.
Non so, non capisco e temo per Loro.

A volte essere amati è più spaventoso che essere odiati.