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Ho mantenuto le notazioni esplicative delle lettere originali,
credo aggiunte dal colonnello Efisio Simbula , consegnate dattiloscritte a mia
nonna, la marchesa Immacolata Doyno in Spolidoro, dopo la sua proposta di assegnazione
della medaglia d'oro a Rurik (conservo anche gli originali di mio zio, scritti
su brandelli di carta di vario genere e di varia provenienza).
Le mie note ed i miei commenti sono invece in color mattone ed in carattere
ridotto al fine di distinguerli dagli originali. Alcune delle indicazioni sono
presenti solo nella prima lettera, nelle successive saranno evitati.
Tra le carte di mia nonna ritrovo questa poesia/preghiera, scritta da un prigioniero (pare da un nipote della sig.ra Sofia Bisi Albini, compagno dei miei zii) nel 1944 a Schaechen, di cui non so nulla. Io sono ateo e agnostico ma non ho potuto fare a meno percepirne la bellezza e la spiritualità e credo valga la pena presentarvela.
PREGHIERA DEL PRIGIONIERO
(materiale originale)
Schaechen: 1944Dio di speranza
nelle ore lente della
loro attesa
veglia su loro inermi
dà loro la forza della Fede
per sopportare le umiliazioni
dà loro le armi della Fede
per vincere lo sconforto.
Dio d'amore
nei giorni grigi e del
silenzio
della lontananza e delle voci care
veglia su loro
perchè la sofferenza
si elevi in preghiera
perchè la nostalgia
si tramuti in speranza.
Dio di carità
nella notte oscura
della loro prigionia
proteggi le loro famiglie
fa che nella Tua voce divina
esse sentano l'invocazione
della loro preghiera
ed il richiamo del loro amore.
Dio di salvezza
perchè hai dato
agli uomini
con la Tua morte la vita eterna
fa rivivere nella Tua luce
i compagni loro
scesi nella fredda fossa
di terra straniera
e privi dell'ultimo bacio
dei loro Cari.
Dio di bontà
per l'esempio della
Tua sacra Umanità
rendi loro ogni compagno fratello
e dà ad ognuno il conforto
d'un Cuore amico
per la sottomissione alla Tua volontà
sostieni in tutti
la purezza della coscienza
e la serena forza dello Spirito
e dà alle loro anime la salvezza.
Dio di misericordia
per le ferite della
Tua fronte
coronate di spina
libera loro dalla cintura di ferro
che li rinserra
per il peso della TuaCroce
e per il Tuo martirio
fa che il loro sacrificio
abbia la grazia del Tuo premio
Dio di resurrezione
per l'intercessione
del Santo dei santi
fa che in un'alba vicina
le Campane d'Italia
cantino a distesa la Tua Gloria nella Pace
fa che la Patria nostra
dalle rovine risorga
e dalle sofferenze patite
nasca la sua Redenzione.
Dio di giustizia
per il dolore che li
percuote
accendi in noi
la fiamma della Speranza
per la tristezza che li assale
accresci in loro
la luce della Fede
e dà un nome di certezza
al nostro domani
nell'attesa fa che essi ascoltino
la Tua voce e saranno già
sulla via del ritorno
e così sia.
sedicesima lettera..............................................
rapporto gusen
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