|
Ho mantenuto le notazioni esplicative delle lettere originali,
credo aggiunte dal colonnello Efisio Simbula , consegnate dattiloscritte a mia
nonna, la marchesa Immacolata Doyno in Spolidoro, dopo la sua proposta di assegnazione
della medaglia d'oro a Rurik (conservo anche gli originali di mio zio, scritti
su brandelli di carta di vario genere e di varia provenienza).
Le mie note ed i miei commenti sono invece in color mattone ed in carattere
ridotto al fine di distinguerli dagli originali. Alcune delle indicazioni sono
presenti solo nella prima lettera, nelle successive saranno evitati.
LETTERE DALLA PRIGIONIA
(materiale originale)
26/10/44 (BOLZANO).
Mamma adorata
e carissimi, questa è la terza lettera che vi scrivo. La mia salute è
buona: sono solo stanco, perciò scuserete la laconicità. Faccio
il manovale. Ma il campo è di passaggio; perciò penso che non
durerà molto. Chissà se queste mie vi arriveranno. E' mio conforto
qui rileggere i vostri biglietti per l'ennesima volta e guardare le fotografie
che ho con me. Desidererei avere notizie di Kemar e di Nadir (esami) e di tutti
e sapere se Elmyr ha scritto. Per mangiare qui ci si arrangia. Si possono acquistare
sale e la popolazione - ogni tanto, nelle pause del lavoro che si fa fuori del
campo dà del pane. Come sta il piccolo Roberto? Fra poco compie gli anni.
Lo zio Vuvi lo abbraccia e lo palleggia, il nostro Astianatte, signore della
nostra piccola città. Stelio magari dirà: "palleggi chi vuole,
ma non mio figlio". Ma per una volta, per una volta vorrei vedervi e sarei
beato, ma senza essere visto. Forse vi riuscirebbe penoso. Il morale è
alto. Vi abbraccio forte e vi stringo al cuore tutti. Rurik. Bacio Mamma e Roberto.
n.5295 Blok H Polizeiliches Durchgangslager, Bolzano
nona lettera...............................................................undicesima
lettera
|
torna alla pagina in lettura |