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Ho mantenuto le notazioni esplicative delle lettere originali, credo aggiunte dal colonnello Efisio Simbula , consegnate dattiloscritte a mia nonna, la marchesa Immacolata Doyno in Spolidoro, dopo la sua proposta di assegnazione della medaglia d'oro a Rurik (conservo anche gli originali di mio zio, scritti su brandelli di carta di vario genere e di varia provenienza).
Le mie note ed i miei commenti sono invece in color mattone ed in carattere ridotto al fine di distinguerli dagli originali. Alcune delle indicazioni sono presenti solo nella prima lettera, nelle successive saranno evitati.


LETTERE DALLA PRIGIONIA

(materiale originale)

17/10/44 (GENOVA - MARASSI E CASA DELLO STUDENTE) (e 18/10/44).

Mamma adorata e carissimi, attendo con ansia e con gioia giovedì 19. Vorrei scrivere anche a Lauretta (il fratello Yorick) in particolare; ma finchè non so nulla di preciso lo evito. Penso molto a Mamma che è a Milano; appena sapete qualche cosa, comunicatela. Notizie di Elmyr e di sua moglie (Livia Pisanchi) , degli esami di Nadir. Se la roba viene portata la mattina, dite alla signora Maria (1) che torni al pomeriggio con altra roba di suo marito e mia. Mandate pure tutto quello che potete: di regola non fanno osservazione che la roba sia tanta e nemmeno se è portata due volte. Regolatevi sulla base di ciò che vi ho chiesto e in vista di una possibile conclusione delle nostre pratiche con il trasferimento in Germania. Sempre d'accordo con la signora Maria. Mandate dentifricio e saponetta, l'asciugamano, possibilmente di spugna, che può servire per tenere caldo lassù. Se mi ci mandano, potrebbe darsi...ricordate il settembre dello scorso anno? Ma, a prevenire le vostre obbiezioni, vi prometto sin da ora che farò tutto assennatamente. Verranno i congiunti di qualcuno che ho visto a portarvi mie notizie e saluti. Ad evitare incresciosi incidenti ricordate che non ho promesso ad alcuno denaro o altre utilità, ma unicamente la mia e la vostra gratitudine. Mandate, se potete un altro paio di calze di lana (uno ne ho qui io, che ho già lavato) e le mie braghesse a pelle, militari. Mandate anche i miei scarponi (vecchi) La signora Maria dirà che suo marito, oltre alla mania di esser pulito è un ex congelato, e ha bisogno di un paio di scarponi di ricambio. Ma speriamo che gli scarponi del sig.Luigi arrivino nel viaggio della mattina. Un maglione, se potete - il mio farsetto di lana nocciola l'ho ceduto ad una ragazzina comunista di Sestri, che è partita per la Germania come detenuta politica, seminuda. L'ho passato per le traverse di legno della porta. Sono certo che sarete contenti.

Trigesimo. Oggi 18/10. Conto le ore. Ho ricevuto oggi anche quello zucchero di Lauretta. Non vorrei fosse lei a prenedere il famoso contatto con la casa dello stud., ma aspetto chiarimenti in proposito. Quante cose vi vorrei dire, ma anche la mia gratitudine, come il mio affetto è inesprimibile. "Les aimants qui aiment bien n'ecrivent pas leur bonheur" diceva un poeta. Così non vi dico nulla. I tre di Flora sono veramente bravi. Quel modesto di salita Pollaiuoli (si tratta della guardia carceraria Marchi) può forse essere utile per ciò che mi sta più a cuore. Sottoponetegli il caso: la carta stampata a fogli stacatti, che ho in tasca può avere semplicemente un uso igenico (scusate). Così mi potrebbero pervenire dei fogli staccati dalle indicate grammatichette o meglio di quel libello di dirtto penale. Una ventina di fogli per viaggio senza nulla scritto a mano. Sentite quello che dice lui: è molto esperto e con me è stato buono senza sapere chi fossi e per nulla già prima. Aumentate un po' il numero dei cerini. Avvolgete tutto ciò che potete in carta di giornali vecchi. Quel padre (2), rettifico, è malato. Ti bacio molte volte Mamma e vi abbraccio tutti a lungo.
Rurik

1) Maria Lovisotto moglie del compagno di cella di Rurik

2) il prof. Agostino Poggi

 


settima lettera.....................................................................nona lettera


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