UNA LETTERA PERSONALE SUL WEB
Spettabili Banca
Carige/Centro Fiduciario,
mi permetto di significarVi il mio malessere ed il mio disagio nell'essere costretto
a subire il comportamento prevaricatore e meschino che i Vostri Uffici stanno
attuando nei miei confronti.
A suo tempo mi avete obbligato ad aprire un conto corrente cat.18, con annessi
e connessi.Mi avete costretto, nella veste di datori di lavoro dello scrivente,
ad utilizzare ed usufruire di costose agevolazioni e formule assicurative da
Voi medesimi proposte e gestite (direttamente o indirettamente), garantendomi
che avrebbero avuto corso anche oltre il periodo lavorativo e durante il futuro
pensionamento.
Così non è, anzi, in un momento particolarmente difficile, conseguente
al peggioramento del mio stato di salute, avete, come si suol dire, colto l'attimo.
Io, grazie a Voi ed alla Vostra meschina scaltrezza, non sono un pensionato
Carige e neanche un ex-dipendente Carige, ma sono comunque un pensionato, regolarmente
cessato dal servizio per decorrenza dell'aspettativa contrattuale (sembra che
il precedente episodio di rescissione unilaterale del contratto di lavoro abbia
perso tutti i suoi significati giuridici), che non può esigere il rispetto
dei termini e delle condizioni previste dal contratto cui fate riferimento.
Ritenendo di aver poco da perdere, nemmeno la vita, mi permetto di osservare
che la qualità morale ed etica del Vostro Istituto/Gruppo appare scaduta,
in questi ultimi dieci anni, in maniera forse irreparabile. L'essere diventati
una Spa sembra aver reso possibile a pochi squallidi personaggi di assumere
e di far assumere all'Istituto metodi e comportamenti, il metro dei quali non
è suscettibile di valutazioni neppure attraverso il mero interesse pecuniario.
Fate cordialmente schifo!
Tanto Vi dovevo.
Genova, agosto 2002
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