LA VENDETTA
Sabato.
Giornata nella quale invece che alle h.6.00 di mattina, come di consueto, in genere mi alzo alle h.8.00.
Mi sveglio puntualmente, riassetto la casa, non senza aver notato che l’Anaconda è già uscita (la Strega e l’Orso emergeranno dalle loro tane solo a pomeriggio inoltrato), e vado a far la spesa.
Ritorno a casa e faccio appena in tempo a riporre gli acquisti .
L’Anaconda rientra assolutamente furibonda.
Cerco di affrontarla obliquamente con un : "Bella giornata oggi! Come va Simona? C’è qualcosa che posso fare per Te?".
Il micro-mostro mi si appiccica addosso come una patella e comincia una terrificante elencazione delle sue consuete disgrazie:- i ragazzi sono tutti subnormali ignoranti, le ragazze sono puttane ignoranti, la Gente è oligofrenica ignorante, il Rettore, persona peraltro degnissima e di vasta cultura, è un minorato mentale ignorante ed un vizioso intellettuale (invece di semplificare le procedure universitarie le complica per puro sadismo)- e poi.....bang! la sua migliore amica n°2, tale Angiola Superpopputa (e non si tratta del cognome) non ha provveduto ad iscrivere anche lei all’esame di diritto internazionale civile.
"Così, porca la miseria, dovrò andare domani mattina presto ad iscrivermi da sola!".
Tento di confortarla dicendole che, probabilmente, è stata una distrazione, un errore,....nulla di grave.
La piccola serpe tropicale mi osserva con distacco e, dopo un: "Sei proprio un credulone! Persino un vero peluche non sarebbe così stupido!", continua con fredda determinazione: "Quella stronzetta non ha idea di che cosa sono capace. La inchioderò alle sue responsabilità. La colpirò dove le fa più male: Darò il doppio dei suoi esami...e con dei voti migliori. Così impara!"
Mi sono subito sentito male.
Ora, io capisco il desiderio di vendetta...., capisco anche il bisogno di scaricare le proprie tensioni dopo una delusione.....
Ma cazzo! mettersi a studiare per vendicarsi è una roba che grida vendetta agli occhi di qualunque ex-sessantottino, figurarsi di un ex-sessantaquattrino.
Ho subito cercato di dissuaderla.
E’ in perfetto timing con gli esami, studia già con grande serietà e profitto. Anche se finisse tutti gli esami dovrebbe comunque attendere il termine del regolare corso di studi prima di laurearsi.
Ma la diabolica Serpentessa brasiliana mi ha guardato di sottecchi (con quelle gelide iridi verticali) e: "Ingenuo di un peluche - mi ha detto - pensa a tutti quegli stupidi studentelli universitari che potrei aiutare negli esami che IO ho già sostenuto. Pensa a tutti quegli stupidi fustacchioni che non potrebbero evitare di essermi grati. Immagina che "fruttuoso raccolto" ne uscirebbe fuori." e, rapita dalla sua geniale trovata, è scivolata sinuosa nella sua cameretta, mentre io mi chiedevo pensoso e preoccupato <E’ vero, ho sposato un Mostro (anzi una Mostra), ma pensavo che la legge di Mendel valesse per tutti. Io ho due figli: l’Orso (due metri per due e per due. Uno che potrebbe tenere King Kong in braccio come fosse un poppante) è sicuramente un Mostro, ma l’Anaconda, almeno Lei, speravo fosse umana!>
Genova, ottobre 1998
MC/