La Tesi dell'Anaconda
Mi è riapparsa davanti!
L'Anaconda...!
La deliziosa serpentessa che, approfittando di un mio momento di puerile eccitazione, ha duplicato la mia maternità (di paternità non posso proprio parlare, perchè chi porta i pantaloni in casa è la Strega), sta scrivendo la sua tesi di laurea. Si tratta di un importante opera nel settore del Diritto del Lavoro, ricca di riferimenti e citazioni e con estrose argomentazioni sul "cottimo" e l'"intermediazione". Tutto bene! la ragazza è molto sveglia, preparata ed intelligente (e per me è anche la cosa più bella che abbia mai potuto osservare nell'universo conosciuto, insieme all'Orso [che però è troppo grosso per essere guardato tutto in una volta]) ed il suo lavoro sta procedendo in maniera ottimale.
La questione è che, ad ogni capitolo completato, la mortifera Serpe Brasiliana mi richiede di esaminarlo, correggerlo ed esprimere un mio parere qualificato (e con questo siamo al limite dell'improbabilità).
Ora...io sono un uomo colto (erudito magari sarebbe più
appropriato), ho letto almeno diecimila libri (e non è un'esagerazione
presuntuosa, perché confesso di averne capito solo un quarto e non me ne ricordo
proprio nessuno), ho trattato per decenni questioni legali e tributarie e quindi
dovrei farcela...ma ormai sono completamente rintronato.
Quarant'anni di
vita con la Strega ed un quarto di secolo con i due Mostretti mi hanno reso un
vecchio rimbambito.
Leggo con grande compunzione e con spaventosa concentrazione le
argute ed approfondite dissertazioni della mia adorata SuperSerpe
ma......non capisco assolutamente un tubo.
La tragedia è che per quasi
vent'anni sono stato responsabile della gestione del personale e delle questioni
fiscali e societarie nella società per cui lavoravo.
In poco meno di due anni
(da tanto oramai sono a casa per malattia) ho dimenticato tutto.
Una vita di
esperienza in uno sbuffo di fumo!
Ricordandomi
Giovannino Guareschi, che ho amato, amo ed a cui devo moltissimo, ho risolto la
cosa fingendo di essere un "correttore".
Non un Proto,
responsabile di tutte le strutture della stamperia (che sarebbe troppo onore per
me) ma un "Correttore [di bozze]", che è quel personaggio, probabilmente ora non
più esistente, che trova gli errori di grammatica, di compitazione (magari ora
spelling si capisce di più) e di sintassi degli articoli di giornale prima
dell'impaginazione e della stampa.
Ogni volta presento all'Anaconda il lavoro debitamente corretto e pieno di segni rossi e blu, con le appropriate crocette a bordo riga, e mi riempio il cuore con la luce che brilla piena di stelle nei suoi occhi ghiaccio/verdi (l'Orso al posto degli occhi ha due buchi neri, dei quali, pur amandolo teneramente, ho una paura fottuta: potrebbero divorarmi come fanno con i fotoni).
La malefica Strega (la madre dei miei figli), che sembra scema ma capisce tutto, prima mi ha sgridato perché Le sembrava che facessi il furbo, poi , resasi conto delle mie difficoltà, ha detto che in fondo anche l'aspetto psicologico ha la sua importanza e che, intanto, l'Anaconda ha un cervello in grado di mettere anche Lei in difficoltà (straordinaria ammissione!) e non ha certo realmente bisogno della mia consulenza giuridica.
Ha solo bisogno del mio affetto.
Ma quello ormai non glielo toglie nessuno!
La Tesi dell'Anaconda
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