PASSIONI UMANITARIE

"DIO MIO..!!! Ma è terribile..."

Nel sobbalzo la mano su cui poggiavo il mento scivola di lato e la mia faccia si stampa pesantemente sul tavolo di formica.

"Vecchio Cretino, tirati su" esclama brutalmente la Strega "Che imbecille! sempre a dormicchiare, anche in questi momenti."

Assolutamente stravolto cerco di capire la situazione il più in fretta possibile: nessuno urla..., non ci sono rumori di scopetta elettrica e/o battitappeto..., i ragazzi (si fa per dire) non stanno litigando....

Sempre più sospettoso noto che l’unica cosa in movimento sono le immagini sullo schermo TV.

Immagini di morte e di sofferenza...!

La Strega sta guardando la guerra nel Kossovo.

Leggermente tranquillizzato cerco di versarmi un goccio di caffè, prima di ricominciare a sonnecchiare.

"Non muoverti! Mostro..., come puoi fare dell’altro in un momento simile? Sei un bastardo senza cuore...Dovrei lasciarti sai?"

In preda ad una sfumata stupefazione cerco di giustificarmi, spiegando all’orrenda Draghessa che mi ha impalmato (impalato sarebbe più indicato) che trattasi di una guerra combattuta molto distante da casa nostra e che non è che l’ultima di una serie infinita di idiozie compiute dagli esseri umani.

"E’ inutile che la metti sulla cultura, Vecchio storpio ed impotente, lì ci sono dei bimbi che soffrono... CAPISCI?".

A questo punto sono completamente stonato.

La Strega non ha mai tenuto in braccio un neonato, un bambino, un ragazzo in tutta la sua terrorifica esistenza.

Fino all’età di quattordici anni non ha rivolto una parola ai nostri figli, l’Orso e l’Anaconda, ritenendo impossibile una comunicazione con quei buffi animali da compagnia.

Non si è mai alzata una notte quando piangevano e spesso e volentieri si è sbafata la loro farina lattea e i loro biscotti al plasmon, lasciandomi alle prese con due mostretti affamati e pericolosamente astuti.

Ora, è vero che le immagini televisive sono impressionanti.

E’ vero anche che la sofferenza degli indifesi fa male al cuore.

Ma, cazzo!, non puoi ad un età indefinita sopra il mezzo secolo, fare un uscita del genere senza altre spiegazioni.

Nel corso delle mie riflessioni anche l’Anaconda è apparsa sulla porta della cucina e ciacola con la Strega Madre trovando molteplici punti di contatto nella Loro interpretazione degli eventi.

Tranquillizzato dalla piega presa dalla situazione cerco di riassopirmi, ma vengo travolto da un contemporaneo :"E TU non fai nulla?"

Questa volta mi sforzo di reagire:" Non posso fare nulla...Sono troppo vecchio per fare il militare, non ho nulla da donare perché Vi siete già preso tutto Voi..., sono anche malato. Non so cosa diavolo volete da Me".

"Non fare il sarcastico!" mi apostrofa la Strega. "Potremmo andare ad aiutare..., fare parte della forza di pace..., assisterli...,...CAPISCI".

Un momento...un solo momento resto affascinato dall’idea, immaginando di poter abbandonare la Strega in mano ai Serbi.

Poi penso al dramma di quella popolazione, violenta e brutale,...penso ai pochi che resterebbero in vita dopo due settimane con la Strega,..e Le rispondo con più dolcezza possibile:" Anto..., lì non ci sono bidè."

Fiducioso sto per riabbandonarmi quando la piccola serpe che ho covato in seno mi colpisce a tradimento." Beh! vecchio peluche, potresti sempre andare Tu."

A questo punto mi va il sangue al cervello:" Porco il mondo! avete un figlio/fratello di venticinque anni , tre tonnellate di stazza netta, 150.000 KW di potenza, un blocco di acciaio diamantato al berillio/tungsteno praticamente indistruttibile. Perché, santa Madonna, non ci mandate Lui?"

Le due Arpie cercano selvaggiamente di mordermi: "Il Bambino, capisci, vuole mettere in pericolo il Bambino". Mentre le tengo a distanza con una sedia mi sbraitano contro:"Come puoi anche solo pensare una cosa così? Mostro!".

Qualcuno ha chiuso la porta.

No.

E’ l’Orso che , richiamato dalle strida, è venuto a curiosare.

"Cosa fai a mia Madre ed alla mia sorellina, Vecchio Bastardo? Ora ti strappo le braccia."

Vengo preso dal panico.

All’improvviso gli occhi mi si annebbiano e tutto si fa scuro.

Quando ricomincio a vederci la Strega, l’Orso e l’Anaconda sono compostamente seduti di fronte alla TV e non mostrano alterazioni emotive di sorta.

Sembrano sereni...quasi ineffabili.

Tutto pare tranquillo.

Stancamente mi alzo e, mentre esco dalla cucina, sento la voce suadente della mia adorata microserpentessa: "Dovresti ricostruire le mura, Babbino, e, probabilmente, comprare un’altra televisione per la cucina."

Solo a quel punto mi accorgo che non stanno guardando lo schermo televisivo ma l’appartamento del palazzo di fronte, distante cinquanta metri, attraverso il buco libero da ostacoli che ho fatto attraverso due muri maestri scaraventando la televisione il più lontano possibile.

Ora sto veramente male e, mentre mi avvio in cantina a cercare cemento e mattoni, penso a che diavolo sarà successo in quei pochi secondi di buio.

Poi, all’improvviso, mi sento meglio.

Perbacco!

Anche a questa età da incazzato devo veramente fare paura.

Io non lo so...perché...

le rare volte che è capitato io non ero presente.

Genova, aprile 1999

 

MC/



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