A questo punto ed in seguito alle proteste di qualche semideficiente (almeno a mio avviso [avvocato, devo precisare; forse i chirurghi se ne sbattono]) è indispensabile un breve commento: non ho critiche particolari e/o generali verso le categorie dei chirurghi e degli avvocati (che fruiscono già di simpatiche gags, barzellette varie e non sono meglio o peggio di altre gilde), quindi non state a rompermi troppo le scatole! Quanto ai miei fratelli, il "chirurgo" e l'"avvocato", forse se dovessi scegliere due persone (a parte l'altro sesso) con cui vivere su di un isola deserta non potrei trovarne, per ora, di più tollerabili e tolleranti, così come non avrei potuto desiderare fratelli migliori. Questo credo non levi nulla al diritto di esercitare le mie scadenti qualità sarcastiche anche nei loro confronti. Sono solo fatti miei (e loro).



"IL CHIRURGO"

E' completamente pazzo!

Finalmente mi sono reso conto di ciò che rende mio fratello minore una persona fuori del comune: non si rende assolutamente conto dei casini in cui si inoltra.

E il triste di tutta questa cosa è che riesce anche ad ottenere dei risultati.

Per tutta una vita mi sono fatto un culo maledetto per affrontare problemi e difficoltà seguendo le precise indicazioni dettate dal buon senso e dal raziocinio.

Sempre cercando, nel contempo, di non addolorare o deludere qualcuno.

E per tutta una vita questo malefico "mentecatto" è andato avanti, apparentemente fottendosene del mondo e riuscendo vergognosamente in tutti i cento settori lavorativi in cui si è imbiscato e nei millanta progetti che ha dissennatamente realizzato.

D'altra parte non posso certo dire che il "Chirurgo" sia un vitellone.

Lavora con costanza e duramente.

E si potrebbe dire che trova soluzioni ai problemi cambiando di marcia invece che schiacciando l'acceleratore.

Ma non ha paura di niente e qualunque idea gli venga in mente, anche la più astrusa ed antieconomica, costituisce per lui un risultato acquisito.

Per alcune impiega anni, ma non gliene frega un tubo e comunque , alla fin fine, riesce a portare a compimento anche le imprese più stravaganti.

Le situazioni più dolorose o fastidiose scorrono su di lui come acqua sulla roccia.

Ci vorrebbero millenni perché lo scalfiscano.

Onestamente, devo confessarlo, provo una strana sensazione di meraviglia e di stima nei suoi confronti.

Ma non lo invidio.

E' un ragazzo intelligentissimo, sostanzialmente buono ed estremamente leale.

Ha insomma un mucchio di qualità.

Ma non vorrei essere come lui.

Mi sarebbe troppo difficile subordinare i bisogni di coloro che amo ai fini che mi sono prefissato.

Ed una lacrima della Strega o dei miei Mostretti vale , per me, più di qualsiasi obiettivo raggiunto.

aprile '96



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