ANACONDA "LAW AND ORDER"
L'Anaconda ha iniziato a guadagnare.
La mia adorata serpentessa, laureata con ottimi voti, assolve al dovuto periodo
di praticantato presso un importante studio legale cittadino, particolarmente
indirizzato al diritto del lavoro.
E, da questo mese, Le verrà corrisposto anche un compenso!
Tutto questo con nostra grande gioia e soddisfazione. La piccola è davvero
assai brava, dotata di un'intelligenza brillante saggiamente coniugata con puntualità,
precisione ed un positivo senso del dovere.
Non avremmo, la Strega ed io, ragione alcuna di preoccuparci se non fosse che da qualche tempo abbiamo l'impressione di essere tornati bambini.
Tutte le sante volte che facciamo una delle sciocchezze che andiamo combinando oramai da cinquant'anni, l'Anaconda ci rimprovera severamente, aggiungendo lunghe spiegazioni sul perché ed il percome abbiamo sbagliato.
Quando facciamo tardi la sera veniamo regolarmente ripresi; odora il nostro alito e ci fa fare strani esercizi per controllare se abbiamo bevuto, terminando col profferire oscure minacce sul mettere il ferro alla porta alla prossima occasione.
Se, quando passa da casa a mezzogiorno, la piccola tiranna scopre che non abbiamo rifatto il nostro letto (e La Strega è una dormigliona impenitente, mentre io sono un malato grave), veniamo sottoposti a dure ramanzine sulla necessità di "legge e ordine".
Ora, è vero che sia la Strega sia io rispecchiamo un
quadro di considerevole disordine mentale; è esatto il fatto che entrambi
non supereremmo un serio esame psichiatrico (posto che fossimo onesti. Entrambi
siamo in grado di mentire alla macchina della verità ed entrambi conosciamo
le risposte da dare nei differenti tests che vanno per la maggiore); è
anche corretto che abbiamo poche opinioni, ma confuse, sui concetti di dovere
e di misura.
Ma, in fondo, abbiamo cresciuto due bambini (oddio!..bambini. Si fa per dire,
naturalmente). E siamo sopravvissuti agevolmente ad un buon numero di cataclismi
(naturali e personali), conservando amiche ed amici che ci vogliono bene (credo
e spero).
Ma tutto questo potrebbe essere, in fondo, soltanto un curioso diversivo nella nostra già molto scombinata esistenza se non fosse che la severissima Anaconda, ormai intellettualmente ed economicamente quasi indipendente, ritiene Suo Preciso Dovere, al fine di educarci correttamente, impartirci punizioni e sanzioni di vario genere.
Ieri mi sono accorto che la Serpe che ho nutrito in seno stava
leggendo un antico libro penitenziale del 1010 (opera di tal Burcardo di Worms).
Ne ho parlato con la Strega ed abbiamo deciso di fuggire stanotte.
Per l'Orso non abbiamo alcun timore: è troppo grosso per correre il rischio
di essere sopraffatto, anche da una serpe pericolosa come l'Anaconda.
Ho mandato una email ai miei parenti americani ed appena ricevuta risposta ho cancellato tutto.
Speriamo solo che non ci scopra!
Genova, maggio 2002
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