STREGA E SANGUE

La Strega è veramente uno strano personaggio!
Quando, oltre trent'anni fa, me la sono presa in carico non possedeva assolutamente nulla. Essa costituiva una delle due metà di una nota famiglia di profumieri della mia città: la metà vuota.
Quello che cerco di dire è che a Lei i genitori non lasciarono alcunché e mentre a suo fratello (l'uomo) venivano affidati, con il beneplacito degli antenati ed accorgimenti vari, la ditta di famiglia ed i vari esercizi commerciali, alla Strega (indubitabilmente donna, anzi Donna, anche se Mostro) vennero cortesemente pagate le spese della cerimonia nunziale e... "arrivederci e grazie!".
Nel corso di questi comuni decenni credo che la mia folle consorte abbia portato nel cuore dignitosamente (cioé rompendo un paio di piatti a decennio) quella trista ingiustizia, restando comunque vicina ad un disgraziato come me, che Le avrebbe volentieri dato il sangue se lo avesse chiesto.

In oltre trent'anni la Strega e suo fratello si sono sentiti, telefonicamente, non più di quattro volte e sempre in occasioni critiche per Lui (Lei, coraggiosamente, non ha mai fatto pubblicità alle proprie occasioni critiche).

Ora il pover'uomo sta male!
E' molto grave, ricoverato in Ospedale in pessime condizioni e, a mio parere non gli resta molto da vivere (per dirlo io, che cammino sull'orlo di un abisso, ci vuole una bella faccia da culo).

Da quando questo doloroso dramma è venuto fuori la Strega passa tutti i pomeriggi da e con Suo fratello, cercando di fare del suo meglio per incoraggiarlo ed aiutare, come può e riesce, sua moglie e sua nipote.
Alla sera è letteralmente distrutta. Prostrata dal dispiacere e sconvolta dalla sofferenza che ha visto nella mente e nel corpo del fratello.

Ho cercato di spiegarLe che abbiamo una quantità limitata di energia emotiva e nervosa da distribuire (da egoistaccio mi preoccupavo anche di quando sarebbe venuto il mio turno) e che, andando avanti così, avrebbe avuto anche Lei bisogno di cure, ma la stramaledetta Arpia mi ha guardato con quei suoi enormi ed azzurrissimi occhi da rapace e: "Tu sei entrato dalla porta e non puoi capire i legami del sangue, vecchio scemo!" poi, quasi a giustificazione:" Se dovesse succedere qualcosa a Te non vivrei un solo secondo la tua assenza. Ho già studiato la faccenda ed appena starai per morire io mi butto di testa dalla finesta del salotto (l'unica con il balcone)".
Nel mio attonito silenzio e guardandosi allo specchio ha continuato ancora: "Comunque Tu sei tu, ed il sangue è una roba diversa!".

Ora io cerco di comprendere tutto, anche i legami di sangue ed i doveri verso gli infermi (soprattutto familiari) ma quando una disgraziata è stata presa a pesci in faccia tutta la vita mi domando dove trovi la forza di passarci sopra?
E mi chiedo ancora: "..*X00§.....£%X&?!"....lasciamo perdere perchè sennò m'incazzo.

In definitiva quello che ho capito è che, se volessi liberarmi definitivamente della Strega, mi basterebbe fare finta di morire.
Soltanto che io non so cosa farmene, perché l'Orrenda Creatura che mi ha rubato il cuore è l'unica vera distrazione di tutta la mia vita!

 

Genova, maggio 2002






Per informazioni rivolgersi a:

Marco Capurro

capurromrc@colrag.ge.it
Via Granello, 3/7
Genova, GE 16121
Italia

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