Ritiro la malefica TAC e non è affatto buona!

Ho un casino dentro; il linfoma ha deciso di invadere le zone "libere" sferrandomi un attacco mortale. Ha sparso linfonodi da tutte le parti e stringe d'assedio zone cruciali , inglobando iliache ed addominali (arterie) e canali renali. Ha colpito anche il sangue, devastando piastrine e spargendo linfociti impazziti da tutte le parti. Credo sia un attacco finale. Immagino sia difficile uscirne, anche a voler cercare una patta. Mi toccherà rifare chemioterapie che provvederanno a stroncare anche me oltre al linfoma (sempre che non sia diventato chemioresistente, perché in questo caso, Lui se ne fotte)

Mah!

Di certo continuo a non aver paura (magari sono troppo stupido o troppo stanco).

Sono solo terrorizzato per i ragazzi e per la Strega.

Credo che li lascerò in un casino infernale: debiti non saldati, cose non finite, una presenza invadente ( la mia) definitivamente assente.

Insomma, una brutta roba (ma d'altra parte capita sempre ed a tutti quando manca una persona amata). Solo che vivo anche l'orribile dilemma di colui che vuol battersi ferocemente fino alla fine e, nel contempo, non può tollerare l'idea che i suoi cari siano obbligati ad assistere all'orrenda devastazione dei malati neoplasici nel percorso verso la loro fine.

Il pensiero che debbano pulirmi, girarmi, nutrirmi, curarmi. Che vivano il disperato anda e rianda tra ospedale ed una casa vuota. Che percepiscano gli odori ed i sapori della mia morte mi strugge dolorosamente.

Forse non sono così duro come credo o, forse, non li giudico forti abbastanza (sbagliando come ho sempre fatto).

Vedremo!

Pagherò il prezzo che devo pagare e non sarò di sicuro l'unico ad averlo fatto.

Genova, giugno 2002