PROBLEMI DI PELLE

Tanto per rompere ancora un po' con le mie stupidaggini, Vi racconto che alcuni mesi prima di ammalarmi (si tratta di roba di quasi quindici anni fa) avevo fastidiosi pruriti da tutte le parti.
In seguito mi è stato spiegato che si tratta di uno dei possibili (assai frequente) sintomi precursori dei linfomi e delle malattie linfoproliferative.
Nel corso di questi malefici tre lustri (che non vuol dire sempre "puliti". In questo caso significa quinquennio) i pruriti sono rimasti, riacutizzandosi selvaggiamente, ed in sovrappiù ho subito attacchi deturpanti (per me) da parte di varie forme virali (mai che mi sia preso un cazzo di batterio!?).
Tra una cura maggiore e l'altra ho tentato ogni genere di terapia: creme, cremine, cremette, olii, pomate, trattamenti congelanti e cauterizzanti. Acidi grassi e magri, saturi ed insaturi. Insomma, tutto!
Mi sono persino fatto (da solo) iniezioni locali di interferone, infiltrandolo nelle migliaia di verruchine che costellano il mio derma bastardo (la mia pellaccia), anche se in realtà dell'aspetto non me ne frega niente. Volevo solo che cessasse la malefica prurigine!
Niente di niente!

Il distinto dermatologo oggetto della mia ultima visita ha preso tempo, facendosi consegnare la mia cartella medica.
Quindi, dopo qualche giorno, al nostro nuovo consulto mi ha cazzuolato: "Caro Marco, con tutto quello che hai subito (cancro ed annesse poliedriche terapie) il tuo sistema immunitario è andato completamente a pallino", poi ha ripreso con maggior delicatezza: "Oramai non si può fare più nulla. Gli eczemi sono lichenificati completamente, poiché tu ti gratti come un animale da cortile, e per le verruche...mah! Ti darò una cremina per ridurre il prurito e potresti provare l'Aldara sulle varie virosi, per vedere se ci fosse una qualche risposta."
Fatta la visita e scritte le prescrizioni (tutto gratis per la mia esenzione totale) mi ha congedato con un "Certo che, se gli ematologi pensassero ai danni che fanno con le loro terapie, io ne vedrei molte meno di forme del genere!"

Sono uscito dal padiglione universitario un po' svampito, con l'idea feroce di tornare indietro, dargli un calcio nel culo urlando a più non posso:" Cazzo! è sicuro che ne vedresti meno. Sarebbero tutte in una cassa da morto".
Poi mi sono reso conto che non era colpa sua.
Si tratta di uno "specialista" e gli è stato insegnato ad occuparsi solo di pelle.
Un settore medico a mortalità limitata.

 

maggio 2003

 






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Marco Capurro

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